Nel cuore della tenuta “La Promessa”, un inganno ben mascherato da cortesia prende forma, pronto a scatenare una nuova serie di tensioni e drammi. L’apparente gentilezza della marchesa Cruz cela un’intenzione più subdola: mettere alla prova, pubblicamente e senza pietà, la fragile Ana/Jana, la giovane che ha appena varcato la soglia di un mondo nobile e crudele. Dietro le buone maniere e i sorrisi forzati si nasconde una trappola sociale, innescata con precisione chirurgica da una donna ferita, furiosa e determinata a ristabilire la propria autorità.
La scena si apre in una notte carica di tensione. Alonso confida al figlio Manuel le sue angosce per lo stato mentale della moglie Cruz, ormai esausta dalle voci e dai pettegolezzi che si moltiplicano attorno al loro matrimonio. La morte ancora oscura di Mena e i sospetti di una relazione extraconiugale con María Antonia sono come spine nel fianco di Cruz. Alonso, timoroso di riportare alla luce quelle ferite, preferirebbe il silenzio. Ma Manuel, più pragmatico, intuisce che partecipare all’evento mondano in programma, dove saranno presenti anche i temuti duchi degli Infantes, può offrire l’occasione per placare i sospetti e far fronte comune con la madre.
Cruz, infatti, ha un piano. La sua intenzione è quella di affrontare i loro nemici apertamente, riscattare la propria immagine e spegnere definitivamente i pettegolezzi. Ma c’è dell’altro: la marchesa ha in mente un gesto che, apparentemente nobile, ha in realtà una funzione ben più crudele. Decide di organizzare una cena in onore di Ana, ufficialmente per darle un “benvenuto” nella famiglia, ma in realtà per metterla sotto pressione, esponendola al giudizio implacabile dell’aristocrazia.
Manuel intuisce il pericolo di quella cena: teme che sia un’occasione costruita ad arte per osservare, giudicare e forse umiliare Ana. Il disagio è palpabile, ma Cruz resta inflessibile. Vuole che quella cena si faccia e che Ana venga mostrata, quasi fosse una creatura da valutare.
Nel frattempo, Ana si sfoga con Vera nella sua stanza. La nuova vita da nobile la sta spegnendo lentamente. Non lavora, non si sente utile, passa le giornate tra pensieri oscuri e l’angoscia del non sentirsi all’altezza. Vera, amica fidata, cerca di sostenerla, offrendole speranza: ora che appartiene a un rango più elevato, Ana può trovare nuovi scopi, come la beneficenza o la rappresentanza sociale.
L’unico momento di vera umanità tra le due viene spezzato dall’ingresso improvviso di Petra. L’abbraccio spontaneo tra Ana e Vera viene giudicato inappropriato da quest’ultima, che coglie l’occasione per ribadire le rigide regole del servizio. Ana prende le difese di Vera, ma non riesce a nascondere il disagio.
Petra coglie il momento per gettare un’ulteriore bomba: annuncia che la marchesa ha deciso di organizzare proprio quella sera una cena in onore di Ana. La giovane è colta alla sprovvista, e la sua ansia cresce. È evidente che Cruz stia orchestrando l’evento non per celebrare Ana, ma per testarla, per metterla sotto una lente e farla sentire inadeguata.
Nel frattempo, nei giardini della tenuta, Teresa e Marcelo riflettono su una possibile fuga in Portogallo. Ma Teresa confessa di non essere pronta ad abbandonare ciò che ormai considera la sua casa. I legami creati a “La Promessa” sono troppo forti, e il dolore del passato, lentamente, si è trasformato in un rifugio. Marcelo accetta con amore la decisione della donna, promettendo di restare, rivelando una volta di più la forza del loro legame.
Tornando ad Ana, il pensiero della cena diventa un tormento. Sa che non ha nulla da indossare, e l’abito che Vera le propone viene rifiutato perché non adatto e, peggio, le è stato vietato di indossare qualsiasi capo appartenuto a Leonor. Ana teme di essere ridicolizzata, di apparire fuori luogo, ma Vera la rassicura con dolcezza: la bellezza di Ana non dipende da un vestito, ma dalla sua dignità.
Intanto, il sacerdote Don Samuel viene ricevuto da Catalina e Pelayo per organizzare il loro matrimonio. La coppia si mostra generosa, e la cerimonia promette di essere sfarzosa. Ma anche questo momento solenne viene caricato di tensione, con il sacerdote che chiede dettagli personali per “personalizzare” l’omelia.
Nel sottobosco della servitù, un’altra trama si sviluppa. Santos informa Petra che Romulo e Pia hanno già trovato lavoro insieme, e la velocità con cui è accaduto solleva sospetti. Petra ordina a Santos di indagare, determinata a scoprire se dietro questa coincidenza si nasconde un piano o una fuga premeditata.
Ma il fulcro emotivo resta la cena, quella cena che si trasforma in un campo minato emotivo e sociale. Ana/Jana viene usata come pedina. Cruz, con freddezza, maschera il suo disprezzo con gesti di ospitalità forzata. Ogni sorriso è una lama affilata, ogni parola un test implicito. Tutti gli occhi saranno su Ana, ogni movimento analizzato, ogni parola giudicata.
Il “benvenuto” della marchesa non è un gesto d’inclusione, ma una trappola pericolosa. È il tentativo di stabilire il controllo, di ribadire la superiorità di classe, di umiliare con eleganza. Ana, seppur inesperta, percepisce chiaramente la dinamica e si prepara, a modo suo, ad affrontare quella serata come una prova di fuoco.
L’episodio si chiude con una sensazione di oppressione crescente. “La Promessa” è ormai un crogiolo di segreti, rancori e trame incrociate. Ogni gesto è sospetto, ogni intenzione mascherata. E mentre Cruz trama nell’ombra, Jana/Ana dovrà trovare il coraggio di difendere la propria identità, senza cadere nel gioco della marchesa.